Comune di Villa Cortese

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SEDATIVI AI BAMBINI VIVACI? CALMA...

Area: Periodici Comunali
Pubblicato il: 24/05/2004

di Peppino Barlocco
Chi, ”andando a parlare con la maestra” non ha mai sentito la famosa frase "Signora, suo figlio/a è molto intelligente ma non si applica"? La frase preferita dagli insegnanti del Bel Paese è ormai diventata mitica ed è entrata anche nel gergo comune. Oggi la si sente un po’ meno, ma qualche anno fa, quando a farla da padrone non erano i videogames, ed orde di ragazzi giocavano a nascondino, ai quattro cantoni, scivolavano sul ghiaccio, tiravano alle lampadine, si scazzottavano e quando nevicava lanciavano palle di neve con dentro il sasso, era all’ordine del giorno. I ragazzi ed anche qualche ragazza avevano le ginocchia sbucciate, simbolo di casta, stavano dentro al proprio ruolo, facevano i dispetti, erano esuberanti, suonavano i campanelli delle case ed una volta tornati a casa, le prendevano di santa ragione. Alcuni, poco attenti alla lezione, per la verità “le prendevano” anche a scuola, con una pratica assai deprecabile (bacchettate sulle mani), ma siamo tutti cresciuti, ci siamo diplomati, laureati, molti sono andati presto al lavoro senza creare ed avere problemi. Ora però, la maestra, anziché pronunciare le mitica frase potrebbe uscirsene con un inquietante: "signora, suo figlio soffre di ADHD, lo porti dallo psichiatra", come avviene da tempo negli Stati Uniti, ed il ragazzo anziché qualche rimbrotto o sberla educativa, potrebbe prendere una dose di Ritalin. Il metilfenidato (Ritalin) viene usato per i bambini che manifestano "Attention Deficit & Hyperactivity Disorder", in italiano "disturbo dell'attenzione e iperattività". Questa sindrome viene diagnosticata ai bambini con problemi di rendimento scolastico dovuto alla loro vivacità, alla loro difficoltà nello stare buoni, attenti e ubbidienti. Per tranquillizzarli, viene usato questo Ritalin, detta anche la pillola per i bambini irrequieti, che in Italia arriverà in farmacia tra sei mesi. La Cuf, la Commissione unica del farmaco, ha registrato e ammesso a rimborso il metilfenidato, che è uno stimolante centrale e come tale appartiene ai farmaci d'abuso, ed è incluso nella Tabella I degli stupefacenti della legislazione italiana. La casa svizzera Novartis sta mettendo a punto la confezione italiana che tornerà in commercio dopo essere stata ritirata perché poco venduta e usata invece come stupefacente o dimagrante. In data 18/10/2000 la Novartis ha comunicato al Dipartimento Valutazione Medicinali e Farmacovigilanza la disponibilità per una rapida registrazione e commercializzazione del farmaco. Non saranno i pediatri o i medici di famiglia a prescriverlo e alla Cuf, che è presieduta dal ministro della salute, si dice che "la diagnosi spetterà ai Centri specialistici di neuropsichiatria infantile individuati dalle singole regioni, che definiranno un piano terapeutico e di controllo secondo le esigenze di ciascun bambino2 e bla..bla…bla…via dicendo. L'Istituto superiore di sanità sta approntando un registro nazionale dei bambini che useranno il Ritalin (rispettando al massimo la privacy, naturalmente!). Ma metti caso che un domani un ragazzino si mettesse in testa di diventare Presidente del Condominio, con il suo nome inserito nella lista, lo potrebbe fare? Qualcuno potrebbe obiettare che non è stabile avendo usato il Ritalin 50 anni prima! La comunità scientifica poi ci mette del suo, affermando che in Europa la malattia è sottostimata e sottocurata. Ritornando ai tempi del “tirasasso” e della “pigotta” dove una sola maestra aveva anche 30 ragazzi, quanti avrebbero dovuto essere i sospettati di “disturbo dell'attenzione e iperattività”? Per fortuna c’era la bacchetta del maestro Tony o la sberla della mamma, altrimenti avrebbero usato camionate di Ritalin. Ci viene il dubbio che anziché curare un’ipotetica malattia e migliorare il rendimento scolastico di bambini assolutamente sani, bisognerebbe spostare il tiro su genitori afflitti da ansia della prestazione e sugli insegnanti ipertesi. Del resto anche nello sport si inizia presto, e poi è noto che è più facile dare la colpa al cervello che al tipo di sviluppo e società che prospettiamo ai nostri ragazzi. Ma come fare la diagnosi? Negli Usa, si impiegano 10-15 minuti per capire se un bambino è affetto da Adhd, e poi via alla pillola. In questa nicchia che va dall’asilo alle elementari si consuma il 90 per cento della produzione totale. A volte nelle cure rientrano anche bambini sotto i due anni. In Gran Bretagna le stime parlano di 10.000 bambini. E la Germania ha registrato un aumento (ogni medico può prescriverla). E in Italia come andrà a finire? La piccola pillola che sarà commercializzata potrà essere del tipo LA (Long-Acting) da una dose giornaliera e via, oppure formulata con un effetto di 3-4 ore. Giusto il tempo di una mattinata di scuola. Ma se uno mi fa il tempo pieno? Niente problemi, sarà necessaria una seconda somministrazione all'ora di pranzo, e magari al pomeriggio si passerà alla fase opposta, con il bimbo con il capo sul banco. Al di là della battuta, potrebbe anche succedere, tanto è vero che gli specialisti dicono che l’assunzione "... va sospesa nelle vacanze estive, spesso in quelle natalizie e talvolta nei giorni festivi”. Che strano, l’iperattività è un problema solo in certi giorni? Eh si, è meglio non esagerare, perché contrariamente a quanto si potrebbe supporre il Ritalin non è un calmante. Il suo funzionamento è simile a quello delle anfetamine, e quindi è classificato tra gli stimolanti del sistema nervoso. Come possa uno stimolante agire rendendo i bambini più docili e ubbidienti è poco chiaro anche ai medici e ai ricercatori. In pratica non sono ancora perfettamente noti i meccanismi che lo rendono efficace, ma il farmaco(?) funziona eccome. Sulla psiche dei bambini. Ma è normale classificare come malattia mentale, con conseguente terapia farmacologica, le inquietudini dei bambini? Che dire, può capitare che la maestra vi chiami perché il ragazzo è vivace, ma anche per la ragione opposta, ovvero… sta sempre al suo posto, è rispettoso, quasi timido, quasi che le caratteristiche della persona fossero riconducibili ad una patologia. E allora? Niente paura, proteggiamo quei posti ancora riservati che sono il cuore, il cervello, l’individuo. Già siamo o saremo “calmati” nelle costosissime “Case di riposo” della penisola, ma non iniziamo fin da bambini. Date il Ritalin a chi urla, strilla dalla tv o dal parlamento e ai vostri figli una carezza e quando serve……anche la “sberla della mamma”. ___________________________________________________________ COME RICONOSCERE (?!?) UN BAMBINO IPERATTIVO... Il “manuale” psichiatrico di diagnosi indica come sintomi di iperattività: 1 ha difficoltà a restare seduto quando gli è richiesto 2 viene facilmente distratto da stimoli esterni 3 è impaziente nell’attendere il suo turno durante un gioco o in situazioni di gruppo 4 spesso risponde alle domande prima che siano terminate del tutto 5 ha difficoltà nel seguire insegnamenti dati da altri 6 ha difficoltà nel concentrare la sua attenzione giocando 7 spesso va da un’attività incompleta all’altra 8 ha difficoltà nel giocare quietamente 9 spesso parla troppo 10 spesso interrompe o invade attività di altri, o giochi di altri bambini 11 spesso sembra non ascoltare quello che gli viene detto 12 spesso perde cose utili ai suoi giochi o per la scuola, o per la casa... Il Manuale di diagnosi psichiatrico (DMS) indica che il bambino che ha otto o più di queste caratteristiche è un bambino iperattivo. A questo punto il Ritalin viene preso in considerazione per la “cura”. L’unica cosa che non viene presa in considerazione è che queste caratteristiche sono proprie di tutti i bambini e corrispondono al 99% dei bambini di questo mondo! Un grande mercato!.